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Chiese in Provincia di Massa Carrara - città di : Chiesa di San Francesco d'Assisi
Chiesa di San Francesco d'Assisi
Dettagli
La chiesa di San Francesco si trova nel centro storico di Equi Terme su un pianoro appoggiato all'erto declivio occidentale del contrafforte del Pizzo d'Uccello inciso dal preistorico Solco delle Grotte. Un'ampia scalinata in pietra collega il sagrato dell'edificio e l'antica area cimiteriale, al sottostante vicolo che interseca, poco più sotto, il percorso principale dell'abitato. La facciata a capanna affiancata dal campanile cuspidato, con l'archivolto che immette nell'area retrostante, sono completamente in pietra e, privati dell'intonaco, rivelano le vicende costruttive delle fabbriche. La chiesa è stata sopraelevata per costruire le volte che hanno sostituito la precedente copertura lignea, mentre il campanile con le celle gemelle sovrapposte, ingentilite da quattro grandi arcate, rivela il tamponamento di quella inferiore. I fianchi ed il presbiterio conservano tracce delle precedenti aperture romaniche, tamponate per irrobustire la parete rinforzata, anche all'interno, dai pilastri che sostengono le volte. Un portale medievale dalla lunetta a tutto sesto con ghiera in marmo bianco, di gusto pisano lucchese, sottesa da architrave rettilineo in macigno con mensole allineate agli stipiti, collegati da profonde chiavi laterali, contiene una pregevole immagine della Vergine con Bambino, settecentesca come le figure dei santi Francesco ed Antonio collocate nelle nicchie laterali. Un modesto rosone novecentesco riveste l'apertura circolare retrostante ed orna la sobria facciata, chiusa da un guscio di coronamento. L'interno ad aula unica, con presbiterio rettilineo presenta la fisionomia settecentesca assunta dall'antica cappella medievale. Quattro altari laterali, di buona fattura, si addossano direttamente alla parete animata dalla sagoma delle paraste che sostengono le volte a sesto sub circolare che ricoprono il vano. L'ampio presbiterio conserva ancora la balaustra marmorea che precede l'altare, in marmo policromo di gusto ligure, ed il pregevole coro ligneo settecentesco. Nel complesso l'aula adornata con marmi, medaglioni, cartigli, iscrizioni e ghiere dipinte condivide con altre chiese della Lunigiana un gusto eclettico rimasto attivo fino alla metà del secolo XIX.
Facciata
La facciata a capanna, chiusa con un semplice guscio in intonaco, presenta un portale riconducibile ai modelli pisano lucchesi del secolo XII, è affiancato da due nicchie rettangolari simmetriche, allineate sul filo superiore dell'architrave e sormontato da un rosone quadrato. La pagina del prospetto realizzata in bozzette di macino, di varia pezzatura allineati su filari regolari, è fiancheggiata dal campanile con il quale forma un corpo unitario. L'insieme completamente privo dell'intonaco presenta evidenti rimaneggiamenti soprattutto in corrispondenza del timpano, e nell'attacco con la torre campanaria avvenuto a partire dalla piattabanda dell'archivolto, dove si trova la data di un presumibile rifacimento del 1708.
Impianto strutturale
L'impianto strutturale è generato da una base rettangolare, con la dimensione longitudinale prevalente su quella trasversale, chiusa sul perimetro dalla muratura portante rettilinea, priva di articolazioni sul presbiterio. Tale struttura era idonea alla copertura a capriate lignee medievale. La necessità di voltare il vano ha comportato la sopraelevazione dei muri laterali e la costruzione di quattro campate strutturali rettangolari, con dimensione trasversale prevalente, irrigidite da paraste angolari contrapposte, addossate alla muratura perimetrale, collegate da arcate, che ripartiscono il peso delle volte. Le volte dell'aula sono a crociera mentre quella del presbiterio, leggermente ridotta dall'arco trionfale, è a vela per consentire una, sia pur minima, specializzazione dello spazio destinato ad accogliere l'altare ed il coro.
Pianta
La pianta dell'edificio è ad aula rettangolare con presbiterio rettilineo, animata dai salienti delle robuste lesene addossate alle pareti. Al loro interno si
1418 - 1418 (notizia Equi)
Nel 1418 gli abitanti di Equi per liberarsi dall'autorità del marchese di Castel dell'Aquila chiesero ed ottennero la protezione della Repubblica di Firenze
1470 - 1471 (notizia Intero bene)
La chiesa di San Francesco è citata negli Estimi del 1470/71 come dipendente dalla Pieve di Codiponte
1555 - 1944 (notizia Intero bene)
L'archivio parrocchiale risaliva al 1555 ma fu distrutto dall'esercito tedesco, per rappresaglia, il 24 agosto 1944
1568 - 1568 (visita pastorale Intero bene)
Il convisitatore del cardinal Lomellini, curato Giovanni Antonio Griffi di Sarzana, visitò la chiesa di Equi il 15 maggio 1568, il rettore era Alessandro di Matteo originario del luogo. L'edificio era ben tenuto tuttavia ordinò di collocare il SS. Sacramento al centro dell'altare con la lampada accesa alimentata dalla compagnia del Sacramento, già istituita, e di chiudere il cimitero per impedire l'accesso agli animali che passavano attraverso il sagrato.
1708 - 1708 (data Campanile)
Sopra l'arcata della volta del campanile si trova una targa in pietra recante la data del 1708.
1781 - 1781 (data Altare)
Sul cartiglio di uno degli altari laterali si legge la data del 1781
1787 - 1901 (notizia Intero bene)
Nel 1787 passò alla Diocesi di Pontremoli dove rimase fino al 1901 quando fu aggregata alla Diocesi Massa
1933 - 1933 (data Pavimento)
Rifacimento del pavimento della chiesa in marmo
Cimiteri a MASSA CARRARA
Onoranze funebri a MASSA CARRARA
